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Karpathos è la terza isola più grande del Dodecaneso. E' un'isola tranquilla e in parte ancora incontaminata. L'isola ha alte montagne e posti con molti alberi, belle spiagge e acque cristalline. La capitale, Pigadia, capoluogo e porto principale dell'isola sull'antico porto di Potidaio o Poseidio. All'entrata del porto sorge la rupe con le rovine dell'acropoli. Intorno al porto troviamo le maggiori dimore tradizionali, archondika. L'isola è ideale per famiglie con bambini. La località turistica principale di Karpathos, Amoopi, si trova a sud del capoluogo, con spiagge bellissime, taverne e alloggi.

Cosa vedere

Ad Arkassa e Paleokastro, rovine risalenti all'antichità e alla dominazione veneziana e turca. La salita è un po impegnativa ma ricompensa della fatica la vista che offre. Dovrebbe essere l'ubicazione del tempio di Atena Lidia.
Il villaggio Olympos è uno dei luoghi imperdibili dell'isola. Poiché Karpathos era spesso attaccata dai pirati, in questo piccolo villaggio la gente ha costruito le loro case con pietra naturale per camuffarlo. Il villaggio è anche chiamato "il Villaggio delle Donne" perchè le donne sono sempre state, e lo sono tuttora, la maggioranza: i loro uomini sono sempre stati fuori, o a combattere i pirati ed i Turchi, o a lavorare all'estero. Ci sono molte abitudini locali qui che non si trovano in nessun altro luogo della Grecia. Questo villaggio caratterizzato offre anch eccezionali bellezze naturali, la strada attraversa paesini tradizionali, vallate, colline ricoperte di pini, e monti brulli con versanti a picco che offrono una vista panoramica prima di arrivare ad Olympos, nascosto in mezzo ad una natura selvggia. Il paese conserva antichi costumi e regole di vita tradizionali. Le case scendono dal crinale e si srotolano lungo i versanti, ad una distanza di rispetto per non farsi ombra. In alto, il centro del paese è densamente edificato nel tentativo di trattenere il terreno allorquando scendono le nuvole ad avvolgere la montagna. L'intero paese è un vero museo. Le case sono tuttora decorate in maniera tradizionale e non sono poche le donne che indossano le vesti tradizionali - fazzoletti in testa e camicette ricamate. Una piccola collezione con reperti archeologici si trova anche a Vrykunda nel luogo dove si trovava un tempio di Atena Lidia. Amoopi è situato in una bellissima zona, con piccole insenature, spiagge sabbiose e costiera rocciosa.
Diafani è il porto di Olympos, si trova 67 km a nord da Pigadia. Le case con i tetti piatti si adagiano tra le braccia della piccola insenatura, con il mercato del pesce dove approdano i pescherecci ed il molo dove arriva il traghetto di linea riversando i visitatori diretti ad Olympos. 
Il villaggio Aperi è situato ad una altezza di 320 metri ed in passato è stato il capoluogo dell'isola. E' molto grazioso, con le sue piccole chiese, una piazza anch'essa piccola ed una fontana. E' il vecchio capoluogo dell'isola, costruito su un piccolo recesso del monte Lastos. Invisibile dal mare, proteggeva gli abitanti dalle incursioni dei pirati. Fino all'occupazione turca, si chiamava Karpathos. Il nome Aperi proviene dalla parola turca apergi che significa capoluogo. Menetes è un villaggio sulle montagne costruito durante il Medio Evo. Lì ci sono molte chiese ed un museo archeologico, il panorama da qui è strabiliante. 
Arkassa conserva quasi intatto l'antico nome Arkessia ed occupa tuttora piu o meno la stessa posizione. Il paesaggio è stupendo con la piccola penisola dell'acropoli davanti ed il crinale dietro che la protegge come una cinta naturale. 
Lefkos è paesino di pescatori che merita una visita con la sua costa con continue insenature e spiagge sabbiose dove d'estate fiorisce un giglio locale.
Mesochori, appeso sul mare, densamente edificato, con vicoli stretti, scalinate e acqua che scorre in abbondanza da tre fontane ed annaffia gli orti e, sopra le fontane, su una solida tettoia, troviamo la Panaghia Vrissiani.
Spoa si trova al centro dell'isola, costruito sulle pendici di un monte e il paese domina il mare. Othos si trova a 12 chilometri a nord ovest di Pigadia ed è un paesino di montagna spesso nascosto nelle nuvole, noto per le feste tradizionali.

Sull'isola di Karpathos o Scarpanto, soprattutto nei villaggi, si mantengono inalterati usi e costumi tradizionali.
L'isola è famosa per l'usanza de "La cerimonia dei sette giorni", perché gli abitanti sostengono che il 7 sia un numero particolarmente potente.
Le feste degli ultimi sette giorni ed il rituale del matrimonio sono quindi molto significative qui, e la preparazione delle nozze segue un rituale molto complesso che dura anche 15 giorni dopo la cerimonia.
Il 26 giugno gli abitanti celebrano il giorno di Agios Ioannis Klidon. In questa occasione si mettono pere e mele chiuse in un barattolo, con il nome del proprio innamorato/a sulla parte superiore. I frutti saranno poi raccolti per scoprire quale sarà il destino del loro amore.
In queste occasioni, gli abitanti di Karpathos indossano i costumi tradizionali. Per le donne magliette bianche decorate con ricami, sciarpa di seta scura sulla testa legata con un nastro dorato, per gli uomini giubbotto blu, pantaloni vraka, una larga cintura chiamata mizoro e stivali alla moda cretese, stivania. Gli abitanti di Karpathos adorano la musica, e non perdono l'occasione per ascoltarla. La musica tradizionale di Karpathos viene eseguita con una lira a tre corde, un piccolo liuto ad otto corde e lo tsambouna con i quali si accompagnano canti tradizionali come le mantinades cretesi e liriche in stile ionico.
Il ballerino principale è sempre un uomo, che obbliga gli atri suoi compagni a seguire le sue mosse. Le donne non sono ammesse nel cerchio della danza.
Tra le danze più note e Foumistos, che si balla dopo il matrimonio e Sousta e Epano Horos che sanciscono la partenza e la fine delle feste

 

Cosa fare