Tilos è un'isola calma, con pochi abitanti e un'atmosfera genuina ed è l'ideale per rilassarvi e passare un periodo di vacanza piacevole e romantico senza chiedere troppo dalla vita notturna. La popolazione locale vive tradizionalmente di pesca, agricoltura e allevamento e, in parte, di turismo. Solo alcuni parlano inglese ma sono amichevoli e caldi e faranno di tutto perché stiate a vostro agio.
Cosa vedere
Il monastero di Agios Panteleimon, del XV secolo, è abbandonato, ma merita una visita, perchè è molto bello e ci sono alcune icone interessanti. Potete anche visitare il castello dei cavalieri, in cui i cavalieri di San Giovanni si erano stabiliti nel XV secolo. Ci sono molte piccole chiese sull'isola e la chiesa dell'arcangelo Michele è probabilmente la più nota ed è situata a Megalo Chorio, dove sono rimasti dei tratti delle antiche mura. In località Kena, vicino a Megalo Chorio, è stata riportata alla luce una tomba scolpita con oggetti d'oro custoditi nel museo di Rodi. Sull'isola ci sono 20 chiesette affrescate, costruite con pietra locale, con grande abside a forma di ferro di cavallo e soffitto a botte, che risalgono dal duecento al cinquecento.
A Megalo Chorio si puo vedere il castello di Missaria, costruzione medievale del 1366 eretta dai Cavalieri di San Giovanni, sovrastante la grotta di Chardakio. Sono ancora visibili le rovine di abitazioni e di una chiesetta. Sulle pendici sono in mostra resti di un abitato bizantino e chiesette risalenti al duecento e al quattrocento con immagini sacre. Nel canalone vi e una sorgente, la cui acqua permette di irrigare i campi di agrumi.
Kastro, sede dell'antica acropoli con il tempio dedicato ad Apollo Pizio ed a Atena Poliade. Il castello con l'abitato sulle pendici della collina costituiva il centro abitato dell'isola fino ai primi anni del cristianesimo. Sull'antico tempio fu costruita la chiesa dell'arcangelo Michele anch'essa ora fatiscente con affreschi erosi del XVI secolo.
La vista dal castello e mozzafiato. L'ora migliore per le visite e il pomeriggio per potere contemporaneamente ammirare il tramonto sul golfo di Aghios Adonios. Fuori dal perimetro del castello, ci sono le cisterne per l'acqua nonche le rovine del vecchio paese con immagine sacre nelle chiesette. Il castello e stato restaurato dai Cavalieri.
Il Monastero di Aghios Panteleimon, a 9 chilometri ad ovest, sul pendio scosceso del monte, e una vera oasi con il giardino che lo circonda. Dal 1800 spicca un enorme cipresso, guardiano del luogo. Il katholikon della chiesa presenta un'immagine sacra riportata alla luce nell'agosto del 1986, essa raffigura il fondatore Giovanni con il monastero in una mano, nella sua forma attuale. La costruzione, risalente al 1470-80, conserva la torre, le celle, i magazzini ed altri spazi attorno al katholikon. Fu restaurata nel 1703 e nel 1824. L'iconostasi in legno scolpito e del XVIII secolo. Il cortile ciottoloso risale al 1843. Il professor Charis Koutelakis, grande studioso dell'isola, non esclude che il monastero sia stato costruito su un antico tempio. Anzi sarebbe il luogo adatto siccome da riferimenti ed iscrizioni attribuiti a Strabone risulta che sull'isola fosse stato eretto un tempio a Poseidone. Aghios Panteleimon e il patrono dell'isola. La chiesa dell'arcangelo Michele , a Megalo Chorio dove sono state trasportate le grande icone d'argento dall'omonima chiesa del castello.La grotta Charkadio , a 2 chilometri a sud est. Gli scavi dei paleontologi Nikolaos Simeonidi e Gheorghios Theodorou hanno riportato alla luce nel 1971 utensili nonche scheletri di elefanti nani e di cervi di epoca neolitica.
I cervi risalirebbero a 140.000 anni fa e gli elefanti a 45.000 anni. I cervi sparirono dopo l'eruzione del vulcano di Nissyros 3.000 anni fa e gli elefanti sparirono 4.000 anni fa dopo l'eruzione del vulcano di Santorini. Nella zona sono stati ritrovati sedimenti di rocce vulcaniche provenienti da Nissyros. I reperti riportati alla luce sono esposti al Museo Paleontologico della citta universitaria di Atene.
Sull'isola sono esposti gli scheletri fossilizzati di due elefanti (adulto & neonato), materiale fotografico nonche teschi umani. Cosi come fotografie di Aghios Adonios e della necropoli antica e di epoca bizantina. E' stata pure allestita una sala per la proiezione di film video.